Con 149 voti favorevoli, 110 contrari e 1 astenuto e’ passato al Senato l’emendamento che fa slittare di un anno l’obbligo di presentare i certificati vaccinali per l’iscrizione alla scuola dell’infanzia e agli asili nido.
La copertura vaccinale, secondo recenti studi, è migliorata. Infatti, dopo l’introduzione della legge voluta dalla Lorenzin, sono cresciute le vaccinazioni contro il morbillo ed in generale si è registrato un sensibile aumento per tutti i vaccini, siano essi obbligatori o non obbligatori.
In alcune regioni, però, emerge ancora un dato preoccupante. Per tale ragione, come afferma il direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, Gianni Rezza, eliminare l’obbligo vaccinale per la frequenza scolastica del prossimo anno può essere rischioso.
Il rinvio deciso con il Milleproroghe potrebbe ora determinare dei rischi, avverte però Rezza: “Sono migliaia, circa diecimila, anche se non c’è una stima precisa, i bambini italiani immunodepressi o con patologie e che, per questo, non possono essere vaccinati. Lo stop all’obbligo vaccinale per la frequenza nel prossimo anno scolastico a nidi e materne mette a rischio soprattutto loro, per il pericolo che altri bambini non vaccinati possano divenire vettori di malattie per questa fascia più debole”.